Sababu in lingua bambara significa “la porta che apre altre porte”: un solo termine per esprimere un concetto che in sé racchiude speranza e aspirazione (ma forse non si tratta solo di quello che c’è dentro la persona, speranza, desiderio, ecc, si tratta invece dell’incontro di questi ultimi con la realtà, con le porte che si aprono piano piano, una dopo l’altra? Quindi forse… speranza ed efficacia, speranza e realizzazione, speranza e opportunità, speranza e possibilità di realizzarla?)
Sababu è anche il nome del progetto che Asinitas, con il sostegno della Regione Lazio e in collaborazione con la Cooperativa Sociale Folias e con Sensacional, sta portando avanti, al fine di creare una comunità solidale.
Il progetto abbraccia i Municipi a maggior rischio sociale e minor livello di benessere economico, soprattutto per quanto riguarda il V, che si configura anche come uno dei territori a maggior incidenza di popolazione immigrata. In questo municipio le attività si rivolgono prevalentemente a donne migranti che provengono da paesi (soprattutto Bangladesh, nord-ovest del subcontinente indiano, Egitto, Marocco) in cui per consuetudine culturale le donne sono per lo più mamme e casalinghe e scontano nel contesto migratorio una forte condizione di solitudine ed isolamento domestico. Il progetto inoltre si rivolge anche a richiedenti asilo e rifugiati che soffrono un disorientamento complessivo rispetto al proprio percorso di vita, spesso interrotto e frammentato già nei paesi d’origine, come ad esempio la disgregazione del tessuto familiare e un’attuale situazione di estrema precarietà e marginalità rispetto alla società di accoglienza. Entrambi vengono coinvolti in percorsi di inclusione sociolinguistica e in un corso di alfabetizzazione socioinformatica di base. Inoltre è stato attivato un percorso di orientamento alla ricerca attiva del lavoro e alla formazione professionale.
Quest’ultimo percorso si pone in continuità con il progetto Ensemble, realizzato dallo stesso partenariato nel 2018, che si è rivelato un’esperienza di inclusione sociale tramite l’inserimento lavorativo che ha avuto un impatto davvero positivo sul territorio e sulle persone che vi hanno partecipato. Con Sababu, l’azione di inclusione si arricchisce di aspetti come la creazione di una rete di prossimità in cui saranno coinvolte anche le associazioni di genitori e di quartiere, mettendole in relazione con le donne migranti interessate al lavoro domiciliare, di babysitting o assistenza.
Il 10 giugno alle ore 17.30 Asinitas, in collaborazione con Sensacional e Folias, ospiterà quindi gli attori sociali del territorio di Roma Est a un tavolo di lavoro per confrontarsi sul ruolo che le reti, formali e informali, possono assumere rispetto all’inclusione socio-lavorativa della popolazione migrante.
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